mercoledì 1 aprile 2009
Aristoscrazia scolarizzante
Caro Giacomo mi scuso se non entro a pieno nell’argomento ma stasera mi sento ispirato ad inneggiare per l’ennesima volta contro la scolarizzazione e perciò narrerò di una certa aristocrazia scolarizzata e lo farò in maniera molto banale e ferma.Ho sentito molto parlare e discutere su una certa parola chiamatasi aristocrazia e la cosa mi ha stupito. Si mi ha stupito per il fatto che l’umanità per procedere nel suo corso speravo avesse rimosso tale concetto dalla mente. Bene quindi è arrivato il momento di parlare e di prender parola. Innanzitutto attribuisco la colpa di questa assurda riesumazione(nella testolina dei "giovani") alla scolarizzazione che invade il mondo italiano(ps. dico italiano perchè non conosco bene altri mondi e non potrei entrare in merito), in particolar modo alla falsa idea di egualitarismo che vorrebbero imporci. Falsa idea poichè vaneggiano idee di apertura mentale ed invece ti costringono ad esser serrato al giogo delle loro scelte,delle loro volontà e poi pretenterebbero anche di valutarti e se possibile paragonare,giudicare e criticare in base esclusivamente alla votazione raggiunta…In questo modo tutto contribuisce a creare una frattura, uno spaccato all’interno del piccolo mondo della classe, una sorta di nuova minima e mascherata aristocrazia. Si aristrocrazia poichè incosciamente all’interno del ragazzo plurivotato si creano dei piccoli meccanismi di autoconvincente superiorità fin tanto che costui rinuncia anche ad aiutare il suo amico in difficoltà per non perdere di vista l’apice della classifica. Ebbene il mondo non può sopravvivere nell’aristocrazia. Il mondo dovrebber esser fatto di uomini che appena scoprono qualcosa di nuovo e presumibilmente utile dovrebbero comunicarlo e farlo non da una platea, ma scendendo tra la gente, camminando con loro, ascoltando le loro voci e sentendo e accettando i loro diversi profumi. Il mondo ha bisogno di questo ma il sistema scuola continua a parlarci dall’alto continua a far maturare dentro di noi una sempre più pesante senzazione di insoddisfazione ed incapacità solo perchè magari non siamo mai riusciti a prender il massimo in ciò che volevan loro, in ciò che loro dicevan che era importante da sapere, in ciò che doveva servirti a qualcosa…No non dobbiamo pensar così, bensì dobbiamo sentir dentro di noi che tutto serve, tutto fa e, solo dopo aver reso la nostra anima mostruosa, vagare e espandere la nostra mente in ciò che sentiamo nostro più di ogni altra cosa...
Iscriviti a:
Post (Atom)