"Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare...!"
Friedrich Wilhelm Nietzsche




martedì 5 maggio 2009

Copyright

al di là che i nostri parlamentari sanno non essere quasi mai completamente interpretabili e la cosa dovrebbe far pensare..., parlare di copyright in termini definitivi risulta essere un pò complicato. Difatti, come si evince dall' articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile del 1941 modificata con l’articolo 2 della Legge n. 2 del 9 gennaio 2008, il copyright, se si potesse automaterializzare, starebbe su di una sorta di Limbo dove da una parte vi sono i diritti del "creatore" e dall' altra il denaro degli "usufruttuari". Una definizione univoca di utilizzazione dei pensieri altrui non è attribuibile a tale contesto, tuttavia è necessario che "colui che crea" sia salvaguardato nel farlo e altresì stimolato da ciò a ricreare. Con questo non intendo dire di negare ad altrui "creatore" di creare su base di ciò che è stato creato. Insomma dovrebbe esserci una certa elasticità a riguardo.
Possedendo forse una visione un pò troppo ottimistica, sono convinto che chi "crea" non lo faccia per se medisimo; piuttosto questo "inventore" desidera che la sua opera venga stracciata, contorta, rimodellata affinchè da essa prenda origine tutto quello che, con una singola attività intellettiva propulsiva, non sarebbe mai nato...